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Molto probabilmente il consiglio comunale di Anversa darà il via libera alla nuova regolamentazione cittadina per i servizi di taxi. Sulla base dei testi di progettazione, la città sembra avviarsi verso un grande esperimento, i cui effetti collaterali oggi non sono sufficientemente conosciuti. L’Unione provinciale dei taxi di Anversa (APTU) richiede pertanto che venga effettuata rapidamente un’analisi d’impatto ricorrente, in modo che le conseguenze negative in termini di disagio, servizi e posti di lavoro locali possano essere affrontate in modo tempestivo.

Il nuovo regolamento cittadino per i servizi taxi, che sarà votato oggi dal consiglio comunale della Città di Anversa, fa seguito all'entrata in vigore del nuovo decreto fiammingo sui taxi. Sebbene l'APTU sia d'accordo con la città che un rinnovamento della normativa fosse necessario per rispondere meglio alle nuove tendenze nel campo del trasporto passeggeri, l'organizzazione dei taxi di Anversa mette in guardia da possibili effetti collaterali indesiderati per i residenti di Anversa, per il cliente e per i tassisti.

Mentre il nuovo decreto fiammingo sui taxi attua già una deregolamentazione di vasta portata del settore dei taxi, la città sta facendo un ulteriore passo avanti. Ad esempio, viene abolita la distinzione tra taxi e taxi stradali e chiunque lo desideri può offrire servizi taxi da tutte le Fiandre dalle aree di attesa di Anversa. Inoltre, i taxi non sono più tenuti a sostare tra due viaggi. Ciò è possibile, come ad es. New York, Londra o Amsterdam, generano un eccesso di offerta di taxi, causando il reclutamento di clienti che porta a tensioni tra autisti e fastidi (del traffico).

Sebbene l’APTU sia positiva riguardo alla determinazione gratuita delle tariffe, che possono essere adeguate in base ai picchi e ai minimi della domanda, l’organizzazione mette in guardia da possibili abusi e teme alcune pratiche di dumping da parte di piattaforme multinazionali che porteranno i fornitori locali fuori dal mercato. È risaputo che tali piattaforme aspirano al monopolio per poi imporre prezzi più alti ai clienti.

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È inoltre rilevante che il Comune esternalizzi consapevolmente alcune leve che garantiscono la qualità del servizio, quali: l'obbligo dell'uso di lettori di carte di credito e l'obbligo della conoscenza delle strade. Questi poteri vengono trasferiti alla Regione Fiamminga.

Infine, APTU rileva anche che queste nuove normative arrivano in un momento in cui il settore dei taxi di Anversa sta già affrontando grandi sfide. Ad esempio, il coronavirus ha già causato un calo medio del fatturato del 90% negli ultimi mesi e, in seguito al nuovo decreto fiscale fiammingo, il settore dovrebbe investire in automobili più rispettose dell’ambiente, ma molto più costose.

APTU paure che i tassisti indipendenti di Anversa (che non sono collegati a una centrale telefonica o a un’app) saranno le prime vittime di questa situazione di mercato ultralibero. Ma non si può escludere che anche le più grandi compagnie di taxi di Anversa e i loro autisti stipendiati, residenti e clienti subiscano gravi svantaggi.

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