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Molte startup olandesi hanno avuto grossi problemi a causa della crisi del coronavirus. Sfortunatamente, la nostra economia è duramente colpita in questo momento e questo vale anche per molte startup olandesi che stanno già lottando per ottenere capitali. Il pagamento differito è spesso un presagio di fallimento imminente. 

molte società di scooter sharing sono emerse da startup

La primavera dovrebbe effettivamente essere il segnale di partenza per gli scooter elettrici o per il noleggio di scooter condivisi. I fornitori di scooter sharing elettrici come Bird e Lime si stanno svegliando dopo mesi di preparazione, ma ora si trovano ad affrontare una crisi globale nell’offrire i loro servizi. Lime ha persino tolto gli scooter condivisi dalle strade in tutti i paesi europei attualmente in “blocco”. Nello specifico sarai in Italia, Francia e Spagna non trovi più monopattini elettrici.

Il governo ha già adottato diverse misure per aiutare le aziende dei Paesi Bassi colpite dalla crisi del coronavirus. Ma le misure non sono molto carine per le startup. La misura ponte d’emergenza temporanea per la preservazione dell’occupazione (NOW) prevede che le aziende siano ammissibili se il fatturato è diminuito di almeno il 20% a causa del coronavirus. Molte startup però non possono dimostrarlo perché lo schema si basa sul confronto con il fatturato dell’anno precedente. Inoltre spesso non esiste un fatturato stabile come criterio aggiuntivo per l'assegnazione.

Ci sono anche fornitori di scooter condivisi che stanno approfittando della crisi del coronavirus e sperano che professioni vitali come i dipendenti pubblici e il personale ospedaliero vogliano utilizzare i loro servizi. In Germania i monopattini vengono offerti anche ai dipendenti dei supermercati.

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