Le folle di turisti a Schiphol sono tornate, ma non ancora al livello del 2019. Il picco era allora di 235.000 viaggiatori al giorno, che ora ammontano a circa 120.000 viaggiatori. Le file hanno più o meno la stessa lunghezza, perché ci sono più controlli con test e certificati di vaccinazione.

A differenza di qualche mese fa, quando si effettuavano quasi esclusivamente viaggi essenziali, ora i viaggiatori sono visibilmente felici di viaggiare di nuovo. "L'allegria natalizia è chiaramente tornata, si vedono molte facce felici e c'è allegria nelle code", dice un portavoce di Schiphol. L'aspettativa per le prossime settimane è che l'affluenza rimanga quella attuale, con una media di circa 120.000 viaggiatori al giorno. "Ma dipende da eventuali nuovi consigli di viaggio."

I passeggeri dovranno esibire il certificato di test o vaccinazione con codice QR o su supporto cartaceo. “In generale tutto fila liscio, ma a volte ci sono viaggiatori che non hanno nulla con sé. Poi potranno ancora essere testati a Schiphol con un test rapido", spiega il portavoce. Di conseguenza, i viaggiatori occasionalmente perdono l'aereo. Schiphol continua quindi a consigliare ai passeggeri di avere tutto in ordine prima di arrivare in aeroporto.

Poiché non sempre è possibile mantenere la distanza di 1,5 metri nelle file, le mascherine sono obbligatorie. "Fa anche la differenza che tutti coloro che arrivano all'aeroporto siano stati, in linea di principio, vaccinati o abbiano un test corona negativo", ha detto il portavoce di Schiphol. Ci sono molti cosiddetti trasferimenti all'aeroporto. Si tratta di viaggiatori provenienti dall'estero, spesso con voli intercontinentali, che fanno scalo a Schiphol. "A Schiphol ci sono più non olandesi che olandesi", riferisce il portavoce.

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