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Il settore dell’aviazione non mette al primo posto la salute pubblica, ma sceglie di stimolare la domanda di biglietti aerei il più rapidamente possibile. Viaggiare verso destinazioni a rischio è già sconsigliato dai consigli di viaggio arancioni per queste zone. Il viaggio aereo è organizzato verso destinazioni con codice arancione, il che significa che i viaggiatori sembrano ignorare la natura strettamente necessaria che deve essere il punto di partenza quando si viaggia verso destinazioni con codice arancione.

Secondo corendon è l'affermazione che le polizze di assicurazione sanitaria coprono le spese mediche all’estero fino a un massimo della tariffa nei Paesi Bassi, anche se il trattamento è correlato al coronavirus, indipendentemente dai consigli di viaggio applicabili. Una dichiarazione che inevitabilmente porta a interrogazioni parlamentari, perché da mesi i Ministri ci dicono che la realtà è diversa.

chi ha ragione in questa faccenda?

Il ministro di Corendon, quale verità dovremmo seguire come cittadino comprensivo? Secondo il ministro Cora van Nieuwenhuizen, un avviso di viaggio arancione per un'area significa che i viaggi non essenziali in quella zona non sono raccomandati. È responsabilità del viaggiatore decidere se un viaggio è necessario o meno. L'assicuratore sanitario rimborsa solitamente le spese sanitarie all'estero fino al tasso olandese.

“Questo consiglio non sembra essere specificamente basato sulla situazione sanitaria nelle località balneari turche; Piuttosto, sembra essere il risultato della politica di mantenere per il momento i consigli di viaggio in arancione per tutti i paesi al di fuori dell'Europa - ad eccezione dei paesi dei Caraibi all'interno del nostro regno", dice Corendon, che minimizza i consigli di viaggio per Turchia con questo commento.

Per i viaggiatori che arrivano nei Paesi Bassi da un paese i cui consigli di viaggio hanno il codice colore arancione o rosso per motivi di salute, all'arrivo nei Paesi Bassi si applica un avviso urgente di quarantena domestica per 14 giorni. Come indicato nella lettera del Ministro delle Infrastrutture e della Gestione delle Acque e del Ministro della Salute, del Welfare e dello Sport datata 12 giugno, i passeggeri di tutti i voli in entrata e in partenza devono compilare una dichiarazione con domande sui reclami sanitari coerenti con COVID-19. Non importa se si tratta di un residente dei Paesi Bassi che ritorna da un viaggio in quel paese oppure no. Determinante è la circostanza che qualcuno risiedesse nel Paese in questione.

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aeroporto Schiphol
Cora van Nieuwenhuizen