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Immagine Pitane

In Belgio, il tribunale di Bruxelles ha già deciso in prima istanza che la Volkswagen dovrà risarcire i danni agli acquirenti interessati di auto diesel dotate di software fraudolento.

Il famigerato scandalo di manomissione del software che ha travolto per anni Volkswagen e i suoi sottomarchi Audi, Seat e Skoda continua a perseguitare la casa automobilistica. In precedenza, il giudice olandese aveva concesso per la prima volta un risarcimento a un singolo proprietario di una Volkswagen usata che era stato colpito dalle pratiche fraudolente della società. La sentenza potrebbe aver aperto le porte a possibili massicci risarcimenti per gli acquirenti di Volkswagen di seconda mano, anch'essi vittime dello scandalo del diesel.

Il caso è stato portato avanti dall'Associazione dei consumatori in collaborazione con la Volkswagen Group Diesel Efficiency Foundation (VGDES). Dopo una lunga battaglia legale, il giudice si è pronunciato a favore e ha riconosciuto un risarcimento di 1500 euro a un consumatore che in passato aveva acquistato un "diesel economico" di seconda mano.

scandalo

Lo scandalo del software fraudolento è venuto alla luce quando è emerso che la Volkswagen aveva deliberatamente installato un software sulle sue auto diesel per manipolare i test sulle emissioni. Il computer di bordo ha riconosciuto quando era in corso un test ufficiale e ha regolato le emissioni di ossido di azoto (NOx) per rimanere entro gli standard durante il test. Ciò ha fatto sì che i livelli effettivi di emissioni su strada fossero significativamente più alti di quelli riportati durante i test, facendo sì che le auto emettessero emissioni molto più nocive di quanto consentito dalla legge.

(Il testo continua sotto la foto)

Sebbene la Volkswagen sia nota soprattutto per questo scandalo, è importante notare che in passato anche altre case automobilistiche hanno utilizzato software cheat. Ciò significa che non solo i proprietari di Volkswagen possono avere diritto al risarcimento, ma anche gli acquirenti di alcuni modelli di Mercedes-Benz, Opel, DS, Citroën, Peugeot, Dacia e Renault.

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compensazione

In Belgio, il tribunale di Bruxelles ha già deciso in prima istanza che la Volkswagen dovrà risarcire i danni agli acquirenti interessati di auto diesel dotate di software fraudolento. Le vittime riceveranno indietro il 5% del prezzo di acquisto, oppure il 5% della differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di rivendita se non possiedono più l'auto. Sebbene si tratti di un passo importante, la corte non ha affrontato pienamente la richiesta di risarcimento danni avanzata da Testaankoop, il gruppo di interesse che ha intentato la causa.

Lo scandalo della manomissione del software è già costato a Volkswagen miliardi di multe e ha portato al risarcimento di molti proprietari di automobili coinvolti in tutto il mondo. Nei Paesi Bassi circa 150.000 acquirenti hanno già ricevuto un risarcimento fino a 3.000 euro, mentre in Germania una sentenza simile ha portato anche ad un risarcimento per un consumatore. In Italia, circa 63.000 proprietari di Volkswagen hanno ricevuto complessivamente un risarcimento di 200 milioni di euro

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