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Immagine Pitane

Isbrand Ho, amministratore delegato di BYD Europe, ha dichiarato: "Queste sono macchine che costruisci e gestisci con le persone e hai sempre problemi di avvio. Allo stesso tempo, ogni problema è ed era di troppo. Non scappiamo dalle nostre responsabilità."

La costruzione di autobus elettrici è a un punto di svolta con il recente acquisto di 92 autobus elettrici da parte della compagnia di trasporti fiamminga De Lijn dal produttore cinese BYD, una mossa che ha attirato elogi e critiche. La scelta di De Lijn di BYD, il più grande produttore mondiale di veicoli elettrici, evidenzia i prezzi competitivi e i progressi tecnologici offerti dalle aziende cinesi. Con un risparmio di oltre 100.000 euro per autobus rispetto ai produttori europei, questo accordo promette notevoli risparmi sui costi. Ma, come spesso accade con accordi di questo tipo, sorge la domanda: il prezzo conveniente è, in definitiva, costoso?

L’affidabilità degli autobus elettrici BYD è stata precedentemente messa in discussione, soprattutto nei Paesi Bassi, dove sono emerse lamentele su problemi ergonomici e difetti tecnici. Gli autisti soffrono di problemi ai polsi, al collo e alla schiena e alcuni autobus potrebbero fermarsi inaspettatamente. Nonostante questi problemi, Isbrand Ho, amministratore delegato di BYD Europe, sottolinea l’importanza di affrontare qualsiasi problema, non importa quanto piccolo, e conferma che BYD sosterrà i costi di eventuali problemi.

Tuttavia, la scelta di BYD da parte di De Lijn non è priva di difesa. L'azienda di trasporti fiamminga sottolinea che gli autobus ordinati avranno tutto il comfort necessario sia per i viaggiatori che per gli autisti, e saranno costruiti in Ungheria, con consegne previste a partire dall'inizio del 2025. Questo passo fa parte di un'iniziativa più ampia per raggiungere gli obiettivi di emissioni zero, qualcosa in cui la quantità e la velocità di consegna da parte di produttori europei come Van Hool e VDL, nonostante la loro qualità, si rivelano un fattore limitante.

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(Il testo continua sotto la foto)
Illustrazione: © Pitane Blue - BYD

"Van Hool e VDL non saranno mai in grado di fornire la quantità di autobus elettrici di cui De Lijn ha bisogno per raggiungere i suoi obiettivi di emissioni zero. È logico che si rivolga ad altri costruttori di autobus. Il primo ordine di autobus elettrici è stato assegnato a loro Avrebbero dovuto essere consegnati nel 2022, ma c'è stato un ritardo enorme, soprattutto presso VDL, che è ancora in una fase di test, mentre avrebbe dovuto consegnarne 24. Se dovessero sorgere problemi anche con gli autobus BYD, altri produttori di autobus lo faranno venire di nuovo alla ribalta."

Esperti nel trasporto passeggeri, come Geert Van Lierde di Rivista per il trasporto passeggeri, evidenziano la necessità per De Lijn di diversificare la propria flotta per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi di sostenibilità. Van Lierde sottolinea che, sebbene i produttori europei possano beneficiare di ordini futuri, gli inevitabili ritardi e i costi più elevati dei loro veicoli richiedono una visione più ampia. La scelta di BYD, nonostante i problemi precedenti, riflette un approccio pragmatico per soddisfare le esigenze attuali e future del trasporto pubblico.

Questi sviluppi arrivano in un momento in cui la transizione al trasporto elettrico è fondamentale per gli sforzi globali volti a combattere il cambiamento climatico. Con oltre 3 milioni di chilometri percorsi da autobus elettrici e 2 milioni di chili di emissioni di CO2 risparmiate, il potenziale impatto ambientale di tali iniziative è significativo. Tuttavia, le sfide operative e la necessità di un’attenta considerazione dei costi rispetto ai benefici rimangono considerazioni importanti per le società di trasporto di tutto il mondo.

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Nel contesto di questi sviluppi, la scelta di De Lijn per BYD rimane un importante punto di discussione, sia all'interno del settore che tra il pubblico. Mentre alcuni sottolineano i vantaggi economici e i progressi nella sostenibilità, altri sottolineano i potenziali rischi e le sfide associati a tali decisioni. Con l'evolversi della situazione, il tempo dirà se la scommessa strategica di De Lijn su BYD rappresenta un passo avanti sostenibile per il trasporto pubblico nelle Fiandre.

Foto: De Lijna

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