Il numero di taxi londinesi e le relative licenze sono crollati nella capitale da 18.900 il 7 giugno a 15.000 l'8 novembre, ha riferito Transport for London (TfL). Le società di noleggio di questi tipici taxi neri sono costrette ad affittare campi e terreni agricoli sparsi nella periferia della città dai contadini per immagazzinare in massa i veicoli restituiti dagli autisti.
“La Licensed Taxi Drivers' Association (LTDA) ritiene che solo il 20% dei tassisti continui a guidare il proprio veicolo. Ora siamo in una posizione in cui Londra potrebbe perdere questa icona. Siamo parte integrante del DNA di questa città”, ha affermato McNamara.
Il segretario generale Steve McNamara ha affermato che i tassisti attualmente guadagnano “stipendi da fame” pari a circa un quarto del salario normale. Gli autisti stanno facendo cose disperate come vendere i loro taxi a un prezzo ben inferiore al valore di mercato per sopravvivere nei prossimi mesi. La pandemia è un vero incubo per la maggior parte dei tassisti. Lo stato delle cose è per molti conducenti. Molti non ricevono alcun reddito da marzo.
La società di noleggio GB Taxi Services, con sede a nord di Londra, ha visto l’occupazione della sua flotta di 100 taxi neri precipitare dal 95% prima della crisi a solo il 10% attuale, nonostante il dimezzamento delle tariffe per incoraggiare i conducenti a trattenere i propri veicoli.
Servizi Taxi GB è una delle due aziende che utilizzano un'area di terreno agricolo nella foresta di Epping, nell'Essex. Ora ci sono 220 taxi indesiderati parcheggiati lì solo in modo che possano smettere di pagare l'assicurazione. A peggiorare le cose, sono stati visitati anche da intrusi che hanno rubato catalizzatori e filtri antiparticolato da circa 50 dei loro taxi. Un'altra società di noleggio, Sherbet London, ha affittato un parcheggio per ospitare 400 taxi liberi, che rappresentano i due terzi della flotta.
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