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Immagine Pitane

La mobilità delle donne non è un problema solo femminile. Ha implicazioni di vasta portata per i nostri sistemi politici, la crescita economica e il benessere delle generazioni future.

Per noi il tragitto giornaliero è un concetto abbastanza normale, ma per le donne che vivono nelle città africane il trasporto urbano rappresenta un complesso labirinto di rischi e sfide. Ciò è ancora una volta evidente pezzo pregiato di Esthelyne Dusabe e Tu-Tho Thai in TheCityFix, una fonte online con le ultime notizie e analisi sulla sostenibilità e lo sviluppo urbano. Riassumiamo brevemente il loro articolo e notiamo che per le donne nelle città africane, l’uso dei trasporti pubblici è spesso un confronto quotidiano con l’insicurezza e l’inaccessibilità. 

Dal momento in cui salgono su un minibus, un tuk-tuk o un autobus, si confrontano con una serie di ulteriori problemi. Scegliere il percorso più sicuro per raggiungere la fermata dell'autobus o portare con sé un bambino sono solo alcune delle tante considerazioni che le donne fanno prima di mettersi in viaggio. Questa preoccupazione è ulteriormente rafforzata quando si hanno a che fare con autobus e treni sovraffollati, dove lo spazio personale è spesso violato da molestie sessuali o peggio.

Nonostante gli sforzi profusi da iniziative come la conferenza annuale “Donne mobilitano le donne” del TUMI, le esigenze specifiche di sicurezza e accesso di donne e ragazze rimangono insoddisfatte, ostacolando la loro emancipazione economica. Recenti ricerche in città come Kampala, Uganda e Nairobi, Kenya, rivelano statistiche allarmanti secondo cui oltre l’80% delle donne intervistate ha subito molestie sessuali mentre utilizzava i trasporti pubblici.

L’impatto dei trasporti pubblici non sicuri si estende alla riduzione dell’accesso delle donne all’istruzione, all’occupazione e ad altre opportunità, con stime che l’accesso limitato a trasporti sicuri e affidabili riduce la partecipazione delle donne al mercato del lavoro del 16,5%.

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(Il testo continua sotto la foto)
Uganda

Le città di tutto il mondo hanno compiuto progressi significativi nel rendere le strade e i trasporti pubblici più sicuri per le donne.

Diverse sfide, come la raccolta inadeguata dei dati, la volontà politica limitata e le infrastrutture inadeguate, ostacolano lo sviluppo di soluzioni efficaci. Tuttavia, le innovazioni nelle città di tutto il mondo dimostrano che il cambiamento è possibile. I progetti a Maltepe, Istanbul e Zapopan, in Messico, hanno migliorato significativamente la sicurezza e l’accessibilità per le donne migliorando le infrastrutture e implementando strumenti tecnologici, come l’app Nina a Fortaleza, in Brasile, che consente ai passeggeri di segnalare episodi di molestie sessuali.

esempi

Questi esempi internazionali offrono lezioni preziose per le città africane. Attraverso una pianificazione e politiche sensibili al genere, le città possono creare sistemi di trasporto pubblico più inclusivi e sicuri. Un approccio sistematico che enfatizzi la diversità nei team, cerchi il sostegno politico e raccolga dati differenziati per genere è essenziale per sviluppare soluzioni di mobilità scalabili che diano potere alle donne e creino città inclusive.

È chiaro che c’è ancora molto lavoro da fare per garantire la sicurezza e l’accessibilità per le donne sui trasporti pubblici. È fondamentale un approccio partecipativo che dia priorità alla sicurezza e alle esigenze di accesso delle donne all’interno dei sistemi di trasporto pubblico e degli spazi pubblici. L’integrazione coerente delle esigenze sensibili al genere nella pianificazione delle infrastrutture di trasporto, nella formulazione delle politiche locali e nelle pratiche urbane è essenziale per creare una società più inclusiva ed equa per tutti.

auteurs

Esthelyne Dusabe, è specialista in progetti di mobilità urbana per WRIAfrica en Tu-Tho tailandese è un project manager ed esperto nel contributo alla tecnologia dell'informazione per il trasporto pubblico (ITxPT). TheCityFix è una fonte online con le ultime notizie e analisi sulla sostenibilità e lo sviluppo urbano. Lanciato nel 2007, il sito collega una rete globale di scrittori, urbanisti, designer, ingegneri e cittadini che lavorano per migliorare le città come luoghi in cui vivere.

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