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Immagine Pitane

In poche parole, le soluzioni di mobilità nelle città europee sono diverse e numerose.

Dai treni e metropolitane alle biciclette e agli scooter elettrici, ci sono tantissime opzioni per soddisfare le esigenze di ogni viaggiatore. Quindi, che tu stia pianificando una fuga nel fine settimana o un lungo tour europeo, le opzioni di trasporto sono varie quanto le città stesse. Dall'estremo nord alla soleggiata costa meridionale, ogni paese offre la propria forma di trasporto, ognuno affrontando le sfide della mobilità moderna a modo suo. La mobilità come servizio (MaaS) è ​​diventata negli ultimi anni un tema importante nella politica europea dei trasporti. 

Ogni paese ha il proprio approccio a questo concetto innovativo, raggruppando diverse forme di trasporto in un’unica interfaccia digitale accessibile e di facile utilizzo. Partendo dalla Scandinavia, la prima cosa che si nota è la prevalenza dei veicoli elettrici, soprattutto in Norvegia. Il paese ha investito molto nell’energia verde e questo si riflette nelle strade. Anche nelle zone più remote sono presenti numerose stazioni di ricarica. Svezia e Finlandia sono i paesi dei treni. Le ferrovie efficienti e confortevoli sono il modo ideale per attraversare i vasti paesaggi.

originale

Si tratta di un ottimo mezzo di trasporto, soprattutto in Finlandia, dove la rete ferroviaria si estende ben al di sopra del Circolo Polare Artico. In Finlandia, il paese da cui deriva originariamente il termine MaaS, l’approccio è particolarmente progressista. Tramite l’app”CapriccioGli utenti di Helsinki possono sottoscrivere un abbonamento che fornisce l'accesso ai trasporti pubblici, ai taxi, alle auto a noleggio e persino al bike sharing. La Finlandia funge spesso da modello per altri paesi europei che valutano l’implementazione del MaaS. La Svezia sta seguendo da vicino con una piattaforma simile, chiamata “UbiGo“, che è stato lanciato a Göteborg ed è ora disponibile in altre città. Si concentra sull’offerta di soluzioni di mobilità flessibili, compresi i servizi di trasporto pubblico e di car sharing.

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Più a sud, in Germania, l’auto è ancora regina, ma in modo sostenibile. L'autostrada non è nota solo per l'assenza dei limiti di velocità, ma anche per i numerosi veicoli ibridi ed elettrici che vi si possono trovare. Tuttavia anche il trasporto pubblico è molto sviluppato, con una fitta rete di treni e autobus. La Germania è un paese in cui il MaaS sta iniziando lentamente, ma il potenziale è grande. Berlino ha recentemente lanciato un progetto pilota che combina trasporto pubblico, car sharing e bike sharing. Il Rhein-Main-Verkehrsverbund (RMV) ha lanciato un'app. L’applicazione mobile”RMVvai" è una soluzione MaaS estensibile con un pianificatore di viaggio, acquisto opzionale di biglietti e varie informazioni sul traffico.

rete di trasporti

L’elevata qualità ed efficienza della rete di trasporti pubblici tedesca costituisce una solida base per l’ulteriore sviluppo del MaaS. Berlino, la capitale e città più grande della Germania, ha recentemente lanciato un progetto pilota per la mobilità come servizio. Combina trasporto pubblico, car sharing, bike sharing e persino scooter sharing in un'unica app facile da usare. La città ha investito anche negli autobus elettrici e punta a una rete di autobus completamente elettrica entro il 2030. Con la sua estesa rete di U e S-Bahn, Berlino offre già una solida base per il trasporto urbano integrato.

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Foto: Pitane Blue - posteggio dei taxi a Monaco

Monaco, la capitale della Baviera, si impegna per la mobilità verde. La città ha investito negli autobus a idrogeno e sta sperimentando veicoli autonomi. Inoltre, Monaco sta lavorando per espandere la propria rete ciclistica e promuove attivamente l’uso della bicicletta come opzione di trasporto rispettosa dell’ambiente. Ad Amburgo vediamo una tendenza simile. La città dispone di un sistema di trasporto pubblico innovativo, che comprende una metropolitana ben sviluppata, numerose linee di autobus e traghetti che attraversano l'Elba. Amburgo è anche una delle prime città tedesche a introdurre un programma di scooter sharing su larga scala.

Francoforte, uno dei centri finanziari più importanti d'Europa, sta lavorando duramente per ridurre il traffico automobilistico nel centro della città. La rete dei trasporti pubblici si sta espandendo attivamente e si prevede di ridurre il numero di parcheggi in città per fare spazio a più aree verdi. Anche Dusseldorf e Stoccarda, sebbene più piccole rispetto alle altre città citate, stanno modernizzando le proprie infrastrutture di trasporto. Dall’espansione della metropolitana all’introduzione degli autobus elettrici, queste città comprendono la necessità di fornire opzioni di mobilità sostenibili ed efficienti per residenti e visitatori.

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Foto: Pitane Blue - Canal Grande - Venezia
Pacchetto calendario

I paesi romanzeschi, come la Francia, l'Italia e la Spagna, uniscono le antiche tradizioni alle nuove tecnologie. Nel labirinto veneziano di canali, ponti e vicoli stretti, la mobilità è una sfida unica. Mentre la maggior parte delle città si sta rapidamente riempiendo di auto, bike sharing e scooter elettrici, Venezia rimane un’anomalia. La città sembra immune alle tradizionali modalità di trasporto che caratterizzano le altre metropoli, ma questo non significa che Venezia sia in ritardo in termini di mobilità. 

Sebbene il MaaS sia ancora agli inizi in Italia, sono stati compiuti progressi significativi. Questo anche perché l’Italia si trova ad affrontare problemi come la congestione del traffico e l’inquinamento atmosferico, che spingono la domanda di soluzioni di trasporto più efficienti e sostenibili. Roma, Napoli, Milano. La strada italiana alla Mobility as a Service (MaaS) passa attraverso questo trio metropolitano vincitore del bando governativo, sviluppato nell’ambito di progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRRP). Le tre capitali saranno dei veri e propri laboratori per testare i servizi MaaS.

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vaporetti

I famosi Vaporetti, i vaporetti che percorrono il Canal Grande e i canali minori, sono la spina dorsale del trasporto pubblico a Venezia. Forniscono non solo un modo panoramico, ma anche pratico per spostarsi dal punto A al punto B. Negli ultimi anni la rete del vaporetto è stata modernizzata per essere più accessibile e rispettosa dell'ambiente, compresa l'introduzione di imbarcazioni a propulsione elettrica. La città sta investendo anche in opzioni di mobilità più sostenibili. 

Il recente progetto “Venezia a piedi” incoraggia sia i residenti che i visitatori a camminare. Per chi vuole raggiungere la terraferma, ci sono numerosi collegamenti ferroviari e di autobus che collegano Venezia a città come Padova, Verona e destinazioni anche più lontane. La presenza di una stazione ferroviaria efficiente e ben collegata a Venezia Santa Lucia garantisce che Venezia non rimanga isolata dal resto dell'Italia e dell'Europa.

Nei paesi romantici lo scooter è un fenomeno comune, che crea una vivace scena di strada. Ma non dimenticare la rete TGV in Francia o i treni ad alta velocità AVE in Spagna, che portano i turisti da una città all'altra in tempi record. Nei paesi dell’Europa meridionale come Spagna e Italia, il MaaS è ancora in una fase relativamente iniziale. Tuttavia, città come Barcellona e Roma stanno sperimentando l’integrazione di diverse modalità di trasporto in un’unica app, spesso in collaborazione con fornitori di trasporto privati.

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Foto: Pitane Blue - Citroën 2CV - Parigi

Parigi si è anche posizionata sulla mappa con un’ampia gamma di opzioni di trasporto condiviso. Dagli scooter elettrici ai servizi di bike sharing come Vélib', la città offre numerose alternative ai trasporti tradizionali.

All'ombra della Torre Eiffel e lungo le rive della Senna, a Parigi è in atto una rivoluzione silenziosa della mobilità. La capitale francese, un tempo sinonimo di romanticismo con le sue strade acciottolate e i viali classici, sta facendo passi da gigante nella modernizzazione della sua rete di trasporti. Tutto questo con l’obiettivo di rendere la vita sia dei residenti che dei visitatori più semplice e sostenibile.

Rivoluzione francese

Nel panorama della mobilità francese, le app MaaS (Mobility as a Service) hanno fatto passi da gigante, dalla metropoli di Parigi alla pittoresca Provenza e oltre. L’ampia gamma di app dimostra che la Francia sta investendo seriamente nel miglioramento della mobilità urbana e interurbana. Prendiamo ad esempio Divia, un'app che serve Digione e consente ai cittadini di pianificare il proprio viaggio dall'inizio alla fine, compresa la prenotazione dei biglietti. Oppure Moovizy a Saint-Etienne, che offre di tutto, dai trasporti pubblici tradizionali al bike sharing fino ai servizi di parcheggio. A Parigi Bonjour RATP è un'app indispensabile, che informa i viaggiatori non solo sugli orari della metropolitana e degli autobus, ma anche su biciclette e monopattini condivisi.

Poi abbiamo Tac Mobilités a Grenoble e Monapass a Marsiglia, che offrono servizi simili, ma ciascuno con il proprio stile locale. Per i viaggi a lunga percorrenza c'è SNCF Connect, che offre l'intero catalogo dei servizi delle ferrovie nazionali francesi su un'unica comoda piattaforma. A livello regionale, app come IDFM e Modalis facilitano gli spostamenti dei pendolari e dei turisti nell'Île-de-France e nella regione della Nouvelle-Aquitaine. E non dimentichiamoci dei player emergenti come Yuwway, Urbi, Chipi e Migo, che ognuno a suo modo cerca di risolvere il puzzle della mobilità attraverso soluzioni innovative che vanno dal carpooling alle navette on-demand.

fascino

Nell’Europa dell’Est, dalla Polonia alla Romania, le reti di trasporto si stanno sviluppando, ma hanno il loro fascino. Qui troverai ad esempio i treni notturni, un modo romantico e avventuroso per percorrere grandi distanze. Inoltre, i Paesi baltici sono pionieri nell’offerta di soluzioni digitali per il trasporto pubblico, come biglietti elettronici e app per informazioni in tempo reale. Ci sono ancora poche iniziative MaaS nell’Europa orientale, ma il potenziale di crescita è significativo. 

Varsavia, la capitale della Polonia, ne è un buon esempio. Negli ultimi anni la città ha investito molto nella modernizzazione della rete metropolitana e degli autobus. Inoltre, si stanno ampliando le piste ciclabili e si presta maggiore attenzione alle zone pedonali. Anche il bike sharing e i monopattini elettrici sono sempre più presenti nelle strade della capitale polacca, segnalando un cambiamento nel modo in cui le persone si spostano in città. Bucarest, la città più grande della Romania, è da anni alle prese con ingorghi stradali e inquinamento atmosferico. Tuttavia, progetti recenti come la modernizzazione della rete di trasporto pubblico e l'introduzione di "corsie verdi" per autobus e biciclette indicano che la città sta lavorando seriamente per migliorare la propria mobilità. Anche in questo caso vediamo l’aumento delle auto condivise e degli scooter elettrici come segni di una cultura della mobilità in cambiamento. 

A Praga, città nota soprattutto per la sua architettura storica, si comincia a riconoscere l’importanza delle moderne soluzioni di mobilità. La capitale ceca sta sviluppando nuove linee metropolitane e ha già introdotto diverse piattaforme di Mobility as a Service (MaaS) per facilitare gli spostamenti. Sofia, la capitale della Bulgaria, ha recentemente introdotto un sistema avanzato di biglietteria per il trasporto pubblico e ha aggiunto nuovi autobus ecologici alla sua flotta. Inoltre, ci sono piani per migliorare l’infrastruttura ciclistica della città, il che rappresenterebbe un grande passo avanti in una città dove l’auto è ancora re.

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Foto: Pitane Blue - Metropolitana - Londra

A Londra, la metropolitana, conosciuta anche come "Tube", è la spina dorsale del trasporto locale. È veloce, frequente e collega quasi ogni angolo della città.

La metropolitana però non è l’unica opzione. Grazie all'avvento del noleggio di scooter elettrici, ora è possibile esplorare i quartieri storici senza rimanere imbottigliati nel traffico. Il ciclismo a Londra ha subito una vera metamorfosi. Ciò che un tempo era visto come un’impresa rischiosa in una città dominata da autobus a due piani e taxi neri, ora è sempre più visto come un’alternativa praticabile e addirittura consigliata al trasporto urbano. Transport for London, l’ente responsabile dei trasporti nella capitale britannica, ha svolto un ruolo attivo nel promuovere la bicicletta come opzione di mobilità efficiente ed ecologica.

ciclismo

Un'iniziativa importante in questo contesto è l'introduzione di 'Autostrade ciclabili', speciali percorsi ciclabili che collegano parti importanti della città. Questi percorsi sono pensati per offrire ai ciclisti un passaggio sicuro e veloce, lontano dal traffico automobilistico intenso. Inoltre, sono state introdotte numerose piste ciclabili più piccole e “Quietways” per migliorare l'accessibilità alle aree meno trafficate. Esiste anche il sistema di condivisione Santander Cycles, spesso chiamato affettuosamente "Boris Bikes" dal nome dell'ex sindaco Boris Johnson. Questo sistema fornisce biciclette che possono essere ritirate e lasciate in vari punti della città, offrendo a residenti e turisti un modo semplice ed economico per percorrere brevi distanze.

Le isole britanniche offrono un mix di vecchi e nuovi mezzi di trasporto, dai tradizionali autobus a due piani di Londra ai moderni treni e tram in città come Edimburgo e Dublino. I collegamenti ferroviari sono estesi, ma spesso anche costosi, quindi conviene prenotare in anticipo. Nel Regno Unito, l’approccio MaaS è frammentato. Sebbene esistano alcune iniziative in città come Birmingham e Manchester, non esiste ancora una strategia nazionale. Molti di questi sono ancora in fase sperimentale, ma mostrano risultati promettenti in termini di adozione da parte degli utenti e di riduzione del traffico automobilistico.

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La mobilità è un tema sempre più importante nelle diverse città e regioni d’Europa. Le città dell’Europa orientale come Varsavia e Bucarest stanno investendo in sistemi di trasporto più moderni e sostenibili, mentre Londra sta vivendo una rivoluzione ciclistica con nuove piste ciclabili e sistemi di bike sharing. I Paesi Bassi, con la loro radicata cultura ciclistica e l’efficiente rete ferroviaria, rappresentano un esempio di mobilità integrata e sostenibile. Dal trasporto pubblico tradizionale alle piattaforme digitali innovative, l’Europa si sta muovendo per trasformare la mobilità per il 21° secolo.

A proposito di ciclisti, nessun viaggio ad Amsterdam sarebbe completo senza almeno prendere in considerazione il noleggio di una bicicletta. La città è dotata di numerose piste ciclabili e stazioni di noleggio biciclette. I turisti possono facilmente prendere una bicicletta e navigare attraverso i canali e i ponti di questa pittoresca città. La rete ferroviaria olandese, NS, rende i viaggi verso altre città come Utrecht o Haarlem un gioco da ragazzi.

I Paesi Bassi sono noti per la loro cultura del ciclismo. Le piste ciclabili sono ovunque, dai trafficati centri urbani ai villaggi rurali. In questo piccolo paese europeo, infatti, ci sono più biciclette che abitanti. L’infrastruttura è progettata in modo tale che la bicicletta non solo sia sicura, ma possa anche essere il modo più veloce per percorrere brevi distanze. Oltre ai mezzi di trasporto convenzionali, anche nei Paesi Bassi sta prendendo piede il concetto di Mobility as a Service (MaaS). Diverse città stanno sperimentando app e servizi che integrano una gamma di opzioni di trasporto, dal trasporto pubblico al bike sharing, al car sharing, il tutto gestito attraverso un’unica interfaccia digitale.

Che si tratti di – Rotterdam-L’Aia – Zuidas (Amsterdam) – Utrecht Leidsche Rijn, Vleuten e De Meern – il comune di Eindhoven, ASML, Brainport Smart Mobility – Twente – Limburg o Groningen-Drenthe, il applicazione del MaaS non è facile in questo momento. Anche i corsi d’acqua, profondamente radicati nella storia olandese, non vengono trascurati. In città come Amsterdam e Rotterdam esistono servizi di traghetti utilizzati sia a livello funzionale che ricreativo, rendendo l’acqua parte integrante del mix di mobilità. 

Ciò che distingue i Paesi Bassi è il loro approccio alla mobilità. Non è solo questione di andare dal punto A al punto B, ma anche di come farlo nel modo più efficiente e sostenibile, per tutti. Con il governo, le comunità e le aziende private che lavorano insieme per creare soluzioni innovative, i Paesi Bassi fungono da modello di come un piccolo paese possa pensare in grande quando si tratta di mobilità.

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