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La legislazione dell’UE sui lavoratori delle piattaforme per il momento è in fase di stallo. Questa avrebbe dovuto essere anche la prima legislazione in assoluto a proteggere i lavoratori dalla gestione algoritmica.

Nell’Unione Europea cresce la preoccupazione per la posizione dei lavoratori delle piattaforme, persone che lavorano attraverso piattaforme digitali come Uber e Bolt. Secondo FNV, questa preoccupazione ha recentemente raggiunto un nuovo minimo quando una proposta di legislazione UE volta a fornire una migliore protezione a questo gruppo di lavoratori non è riuscita a trovare la maggioranza tra i governi degli Stati membri. La proposta mirava, tra l’altro, a garantire che le persone che in pratica svolgono la funzione di dipendenti possano rivendicare più facilmente un impiego e a proteggerle dal potere arbitrario della gestione algoritmica.

Petra Bolster-Damen, direttrice esecutiva e segretaria internazionale della FNV, ha espresso la sua opinione profonda delusione riguardo a questo sviluppo. Sottolinea che la lotta per la protezione europea dei lavoratori delle piattaforme va avanti da anni e che il fallimento dei ministri degli Affari sociali e del Lavoro nel raggiungere un consenso è visto come un grave passo falso. "Che mancanza. Sono anni che ci battiamo per la tutela europea dei lavoratori delle piattaforme e alla fine i ministri degli Affari sociali e del Lavoro dei vari paesi dell’UE hanno fallito. Molto triste”, dice Bolster-Damen.

L’urgenza di questo problema è sottolineata dalla rapida espansione del società di piattaforme, che aumentano la propria quota di mercato attraverso un modello di ricavi basato su indipendenza fasulla. Ciò non solo porta a una concorrenza sleale con le aziende tradizionali, ma compromette anche i diritti fondamentali dei lavoratori. I lavoratori delle piattaforme, che hanno urgente bisogno di protezione, vengono lasciati indietro dall’inerzia degli Stati membri dell’UE.

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(Il testo continua sotto la foto)
Foto: Kim van Sparrentak (Groenlinks)

"Macron e i liberali tedeschi sembrano considerare i profitti delle grandi società di piattaforme come Uber e Deliveroo più importanti delle migliori condizioni di lavoro per i lavoratori più precari".

Il disegno di legge avrebbe potuto anche essere il primo nel campo della regolamentazione della gestione algoritmica. Ha proposto di introdurre regole che determinano quali decisioni possono essere prese dalle app nella gestione dei lavoratori della piattaforma e quali decisioni richiedono l’intervento umano. L’influenza delle potenti lobby delle società di piattaforme come Uber e Bolt è vista da molti come un fattore importante nel fallimento della proposta. “Gli sviluppi digitali non si fermeranno finché i governi non raggiungeranno un accordo a Bruxelles. Bisogna gestire questa situazione, ma ora la lobby aggressiva delle società di piattaforme come Uber e Bolt sta trionfando”, afferma Bolster-Damen.

Con le elezioni europee alle porte e il tempo probabilmente insufficiente per le rinegoziazioni tra i governi nazionali e il Parlamento europeo, sembra che questo tema giocherà un ruolo centrale nelle campagne elettorali. La FNV ha chiarito che non accetterà la situazione attuale e che è determinata a continuare a lottare per i diritti dei lavoratori delle piattaforme nei Paesi Bassi, in Europa e oltre.

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